METRO – La variante Delta e le scale di priorità
Secondo gli esperti, dall’inizio del campionato europeo sarebbero 2.535 i casi di Covid da far risalire direttamente alle partite di calcio e ai festeggiamenti successivi. La variante delta, che si diffonde soprattutto tra i giovani, sta diventando dominante e gli assembramenti in stadi, strade e piazze non hanno certamente giovato al contenimento del contagio. Ciò che mi colpisce sono le diverse scala di priorità. Mentre in occasione degli europei è stato tollerato tutto o quasi, non possiamo dimenticare come la scuola sia stata relegata alla dad, i bambini e i giovani costretti a non fare sport per mesi, a non uscire insieme, a rispettare il distanziamento, a indossare mascherine, e così via. Se è stato legittimo gioire per i festeggiamenti dando la possibilità di frequentare di nuovo stadi e piazze, è imperativo che in autunno vengano garantite lezioni in presenza, trasporti decenti, lavoro per tutti, in particolare per i settori più colpiti dalla pandemia. Non è pensabile un doppio registro per cui mentre si consente tutto al tifoso dell’europeo, tra poche settimane si preparano nuove chiusure per il resto del mondo. La gioia delle partite reclama responsabilità dei governanti nell’organizzare i settori strategici della società per consentire il ritorno reale ad una vita normale. Per tutti, non solo per i tifosi.
Tratto da Metro