Blog / Rassegna stampa | 06 Luglio 2021

Evangelici.net – Europei tra tifo e preghiera

Il portale delle comunità evangeliche in Italia ha pubblicato una sintesi del mio articolo pubblicato su Avvenire all’inizio degli Europei. Lo propongo sperando che sia un porta fortuna per questa sera

Gli Europei di calcio entrano nel vivo: l’Italia si è appena qualificata alle semifinali battendo il Belgio e martedì affronterà la rappresentativa spagnola. Alla vigilia di sfide significative come questa ogni credente con un debole per lo sport si è posto, almeno una volta nella vita, un interrogativo: è giusto pregare per la vittoria della propria squadra del cuore? Prova a rispondere il parroco cattolico Mauro Leonardi, che su Avvenire sospira per «una domanda che ogni prete si sente rivolgere in queste ore».

Secondo Leonardi «la risposta positiva è ovvia: come dei bambini possiamo chiedere a Dio nostro Padre qualsiasi cosa, purché non sia cattiva, non sia in se stessa un peccato». Tuttavia, prosegue, «dopo aver spiegato questo al mio interlocutore e averlo fatto riflettere che probabilmente anche la squadra avversaria avrà tifosi che pregano il loro Dio per la vittoria della loro, mi chiedo però che tipo di fede sia quella che spinge a coinvolgere Dio in faccende tanto poco importanti».

«Da un certo punto di vista – riflette -, il senso della preghiera per la vittoria della propria squadra del cuore è sintomo di infanzia spirituale», e basterebbe guardare «la vita di Cristo per convincersi che avere fede non ha niente a che vedere con una polizza assicurativa tale da garantirci facilità di vita. In realtà la risposta alla domanda se sia bene o male pregare perché vinca la squadra per la quale tifiamo, riguarda la qualità del nostro cuore». Leonardi conclude con una raccomandazione: «Divertiamoci pure con gli azzurri e, se ci va, preghiamo perché vincano. Ma non facciamoli diventare il nostro idolo».

Tratto da Evangelici.net