METRO – Stiamo abdicando a ogni prudenza?
Dopo mesi di chiusura, ora che l’Italia è bianca la movida si scatena e stiamo assistendo ad un vero e proprio effetto elastico. A nulla valgono gli inviti alla prudenza per l’aumento di contagi dovuti alla variante delta. Complice i campionati europei, l’estate, o non so cosa, sembra che molto italiani, giovani e non, abbiano abdicato ad ogni forma di prudenza. Probabilmente vivere da tanto tempo con regole molto restrittive ci fa vedere la maggiore libertà come un diritto da riconquistare, come un risarcimento dovuto e meritato cui non siamo disposti a rinunciare. A tutto questo bisogna aggiungere le difficoltà della campagna vaccinale. Comportandoci così, però, è come se volessimo tutto, subito e garantito. I controlli sui vaccini sono certamente necessari ma allo stesso tempo credo sia importante convincersi che tutti i vaccini saranno sperimentali per uno o due anni. Dobbiamo scegliere. Mi fido della scienza e partecipo ad una sperimentazione che ha lo scopo di proteggermi o corro il rischio di predendermi una polmonite bilaterale interstiziale o di farla prendere a una persona fragile? Voglio provare a tornare con ragionevolezza alla normalità oppure mi appiglio ad ogni scappatoia legale per rivendicare la mia libertà, il mio diritto a scegliere, il no alle mascherine, al coprifuoco e così via? Decidiamo da che parte stare ma, nel frattempo, evitiamo la corsa all’uscita di gruppo becera e pericolosa.