Venerdì 11 giugno – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Gv 19,31-37) dell’11 giugno 2021, Sacratissimo Cuore di Gesù, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Il Padre preserva Gesù nel giorno della sua morte come sacrificio offerto per amore che redime il dolore e lo fa diventare fecondo. Ciò che è spezzato è interrotto. Finito. Ciò che è trafitto è esposto ed attraverso di esso può fluire la vita. L’amore. La pace