
Sabato 13 marzo – Insegnami a pregare
Commento al Vangelo (Lc 18,9-14) del 13 marzo 2021, sabato III settimana di Quaresima, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini…”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Gesù senza di te
senza il mio cuore battuto, senza le mie ginocchia piegate
io riesco solo a possedere una giustizia che si fa disprezzo.
Senza di te pure le cose belle danno frutti amari,
se resto in piedi di fronte a te pure se salgo a pregare,
pure se ti ringrazio, se faccio tutto bene e più di tutti
Riesco solo a mettere insieme giustizia e disprezzo.
Gesù mio insegnami le ginocchia.