Articoli / Blog | 02 Gennaio 2021

Blog – Per quanti anni dovrà ancora durare la strage di uccelli a causa dei botti a Capodanno?

Da troppi anni la notte di Capodanno va in scena una tragedia che non ha alcun senso né dal punto di vista civile né dal punto di vista cristiano.
Conoscete qualche bambino o qualche bambina che si spaventa quando rimbomba un tuono? Avete un cane che con i botti di Capodanno si agita e abbaia? E allora perché meravigliarsi se a Roma i fuochi d’artificio hanno causato migliaia di morti tra gli storni?
Abbiamo visto tutti le foto e la Lipu ha confermato: “Nella zona di Roma Termini c’è un grosso dormitorio. Gli storni sono animali sociali e la notte formano dei dormitori sulle alberature che possono arrivare a contare molte migliaia di individui. Ieri notte l’esplosione dei botti ha spaventato gli animali che si sono alzati in volo contemporaneamente, in maniera disordinata e al buio e molti individui hanno sbattuto tra di loro e contro i fili sospesi e le barriere architettoniche tipiche del centro città”.
Ma non accade ogni anno? “Gli storni – replica la Lipu – negli ultimi anni hanno diminuito la loro presenza in centro a Roma, forse anche come con-seguenza degli interventi di dissuasione operati ormai da quasi venti anni. Negli ultimi due anni, al 31 dicembre, non c’era nessun dormitorio presente o comunque non così numeroso. Quest’anno invece gli storni sono tornati al centro di Roma e non essendo stato fatto nessun intervento di dissuasione sono rimasti sul posto fino ad oggi in grandissimi numeri. E’ per questo motivo che è successo quest’anno. Episodi simili si sono registrati comunque anche negli anni passati soprattutto tra il 2003 e il 2010 quando la pre-senza di questi animali a Roma era davvero importante”.
Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte provoca danni inimmaginabili tra la avifauna. Gli uccelli hanno degli spaventi terribili. Muoiono per infarto o scappano al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire ad-dosso a qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su un manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o asside-rati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo.
Ciò che non si riesce a comprendere è perché un’ordinanza di divieto assoluto di utilizzo dei fuochi d’artificio venga così solennemente disattesa dai cittadini. Ci vanno di mezzo, oltre che gli uomini, anche gli animali e il patrimonio artistico. Sinceramente non riesco a comprendere come tanti fan di Papa Francesco e della sua enciclica Laudato Si non riescano a com-prendere quanto sia grave il loro operato.
L’unica consolazione è che, in numero assoluto, i morti e gli incidenti siano diminuiti. Però è ancora troppo poco.