METRO – Certe frasi sono campanelli d’allarme
Per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne vorrei individuare alcuni modi di dire quotidiani che sono dei campanelli d’allarme. Il primo è “senza di te non posso vivere”. È carino durante una cena romantica ma in senso letterale nasconde una concezione dell’amore che può portare all’omicidio. Può essere una frase più terribile perché se io davvero non posso vivere senza di te, significa che non potrò mai in alcun modo tollerare che il nostro rapporto vada in crisi. Quando in una coppia questa frase esce troppo spesso, facciamoci attenzione perché per amare qualcuno bisogna in primo luogo saper rimanere da soli. Ci sono poi dei no ai quali siamo stati “educati” che scattano dentro di noi senza che ne siamo consapevoli,ma che sono vere e proprie violenze. Una ragazza deve sapere che può vestirsi come vuole, può rientrare la sera quando vuole, può decidere le sue compagnie. Può dire dei no, può rispondere male. É un suo diritto e nessuno, perché si comporta così, ha il diritto di toccarla, o di usarle violenza. Nessuno dei suoi no vale meno di un no di un maschio, e dà a un maschio il diritto di farlo diventare un sì. Nessuno dei suoi no, dà a nessuno il diritto di violarla o di violare i suoi diritti. Nessun no dà a un maschio il diritto di poterla picchiare o di ucciderla. E noi maschi abbiamo il dovere di difenderle sempre e di far sì che tutto questo non accada più.
Tratto da METRO