Articoli / Blog | 11 Settembre 2020

Blog – Maestra di 45 anni si uccide perché pensava di avere il Covid: qual è il senso dell’insegnare?

Colli Portuensi è un quartiere di Roma e da ieri è diventato famoso perché una donna è morta tragicamente lanciandosi dal quinto piano del suo palazzo. Oggi le agenzie raccontano fosse una maestra d’asilo di 45 anni ossessionata dall’idea di essersi ammalata di Covid-19. Lo riporta anche il Messaggero aggiungendo che non avrebbe avuto problemi psichiatrici e che la crisi sarebbe sopraggiunta con l’avvento della pandemia.
Il drammatico evento porta a galla un’evidenza che tutti coloro che hanno a che fare in questi giorni direttamente o indirettamente col mondo della scuola conoscono: la paura. Sto parlando proprio della molta paura che c’è da parte dei docenti. Non si ha il coraggio di dirlo apertamente ma nelle chat, nei sussurri, ecco la domanda vera: ma per quale motivo io devo rischiare di ammalarmi? Devo rischiare la vita per insegnare quando è nato Manzoni? Così formulata la questione diventa quella del del senso della scuola: se tutto il mio essere insegnante si può trasmettere anche in maniera virtuale, per quale ragione noi dobbiamo rischiare?
La risposta è che il rapporto docente-alunno non dovrebbe avere solo un contenuto di conoscenza ma anche quello di “un essere”. Se così fosse la paura sarebbe certamente un ostacolo più facilmente superabile. Dietro ogni suicidio ci sono problematiche molto complesse spesso misteriose: in questo caso però c’è il peso enorme del senso (o non senso) della scuola che stanno portando i nostri insegnanti di ogni ordine e grado