Blog / Renato Pierri | 07 Giugno 2020

Le Lettere di Renato Pierri – La pandemia, il bimbo nel cassonetto, George Floyd… “Sono onnipotente, ma non posso farci niente”

«Signore, Signore mio, da uno sperduto pianeta di una sperduta galassia del tuo immenso universo, arrivano in paradiso valanghe di preghiere. Pregano tutti, prega il papa, pregano i fedeli, persino qualche ateo si è messo a pregare».

«Io so tutto, a me non sfugge niente».

«Un virus, un virus maledetto, degli umani sta facendo un macello ».

«Io so tutto, a me non sfugge niente ».

«Valanghe di preghiere indirizzate a te, a tua madre, a tutti i santi, ed anche a quelli che passano per santi ».

«Io so tutto, a me non sfugge niente ».

«Il papa ti chiede di fermare la pandemia con la tua mano ».

«Io so tutto, a me non sfugge niente ».

«E allora Signore, perché non fai qualcosa? »

«E che cosa dovrei fare? »

«Elimina il virus dalla faccia della terra ».

«Non posso distruggere ciò che ho creato ».

«E allora, Signore, non distruggerlo, rendilo mansueto come fece Francesco col lupo cattivo. Che ti ci vuole? Sei onnipotente ».

«Sono onnipotente, mi piange il cuore, ma non posso farci niente. Non posso modificare ciò che ho creato. Non avrei potuto fermare l’ingranaggio del cassonetto che ha soffocato il bimbo innocente? Non posso farci niente ».

«Ma non sei onnipotente? »

«Sono onnipotente, ma non posso farci niente. Non avrei forse potuto fermare il ginocchio maledetto che ha soffocato l’innocente? Non posso farci niente ».

«Scusa Signore, perché allora non fai arrivare la tua voce sullo sperduto pianeta della sperduta galassia, perché non glielo dici agli esseri umani che sei onnipotente ma non puoi farci niente? »

Renato Pierri