Le Lettere di Renato Pierri – Errore madornale dell’ex ministro della giustizia Roberto castelli
“La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda oggi in una nota la Giornata mondiale contro l’omofobia.
Trascrivo due mie vecchie lettere sull’argomento
TelluFolio 14 ottobre 2009; Il Manifesto 15 ottobre
Errore madornale dell’ex ministro della giustizia Roberto castelli
Durante la trasmissione Exit (La7 – 13 ottobre) l’ex ministro della giustizia Roberto Castelli ha fatto un madornale errore che stranamente nessuno tra i numerosi presenti gli ha fatto notare, neppure il maggiore interessato al problema, Scalfarotto, né Dario Franceschini, né la brava conduttrice Ilaria D’Amico. Col solito sorriso di chi la sa lunga, Roberto Castelli ha affermato che la “legge Concia” sull’omofobia andava contro l’articolo 3 della Costituzione, giacché gli omosessuali sono persone uguali alle altre. Ma l’applicazione della legge (uguale per tutti) non riguarda le vittime innocenti, bensì coloro che la trasgrediscono. Se fosse altrimenti, troppe leggi sarebbero incostituzionali, e lo sarebbe la stessa “legge Mancino” che già punisce le violenze commesse per odio razziale e religioso. La legge fa distinzione, ad esempio, tra l’oltraggio ad un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, e l’oltraggio ad un semplice cittadino, ma non per questo è incostituzionale.
TelluFolio 16 ottobre 2009
Una bella occasione per la Chiesa
L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay. ha affermato che “affossare la legge contro l’omofobia è stato un passo indietro per l’Italia”. Non sarebbe una bella occasione per la Chiesa di fare un passo avanti? Di fare un gesto simbolico a favore degli omosessuali? Potrebbe dichiarare pubblicamente che dal Catechismo della Chiesa Cattolica saranno cancellati definitivamente i pessimi articoli che li riguardano. Ne riporto alcuni passi: “La Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale (cf 2357). Ecco: qui la Chiesa si affida alla Tradizione (non al vangelo) e rinuncia alla ragione. Bisognerebbe, infatti, non solo dimostrare che cosa è intrinsecamente ordinato e che cosa non lo è in tutti gli atti che gli uomini compiono ogni giorno, ma anche dimostrare che “disordine” sia uguale a peccato. Il celibato contrasta col comando del Signore: “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Gn 1,28), però non è peccato. Astenersi dall’amplesso nei periodi fecondi, metodo consigliato dalla Chiesa agli sposi, è un atto contrario alla legge naturale, però non è peccato. Mangiare una bella pizza quando abbiamo già cenato e non ne abbiamo punto bisogno…
Renato Pierri