Blog / Scritti segnalati dal blog | 12 Maggio 2020

Tempi – Perché non crediamo alla libera conversione di Silvia Romano

Sia nel mio articolo per ilSussidiario che in quello per AGI ho chiesto che qualche autorità musulmana dichiarasse il suo pensiero a proposito di quanto è avvenuto a Silvia Romano. Sono lietissimo che ciò sia accaduto nella persona di Asfa Mahmoud l’Imam che guida la Casa della cultura musulmana di via Padova a Milano. Lo riporto all’interno di questo articolo di Tempi in cui l’autore risponde ad un lettore 

(…)

Caro Alessandro, concordo con te sul fatto che è incredibile come, nel giro di poche ore, sulla povera Silvia, che si è fatta 18 mesi di prigionia, si sia passati dal giubilo all’insulto. Sono cose indegne e incivili, ma che gli vuoi dire ai cretini di twitter? Sono cretini, appunto.

Qualche elemento per valutare questa “libertà di conversione”, invece, ce l’abbiamo e non perché possiamo divinamente indagare cosa s’agiti nel suo cuore, ma perché – più banalmente – seguiamo il filo del ragionamento del presidente della Casa della cultura islamica di Milano, Mahmoud Asfa: «Mi chiedo come sia possibile considerare libera l’adesione a una religione mentre sei da mesi nelle mani di sequestratori tanto violenti come quelli di Al Shabaab. Poi, il fatto che abbia scelto di diventare musulmana dopo aver letto il Corano in italiano… Io stesso, che sono madrelingua arabo, spesso faccio fatica a comprendere cosa c’è scritto nel Testo sacro».

E sappiamo anche chi sono i jihadisti di Al Shabaab (su Tempi ne abbiamo parlato spesso) che non sono esattamente le dame della San Vincenzo. Sono quelli della strage di cristiani nel campus universitario di Garissa, sono quelli che non si fanno scrupolo di uccidere i fratelli musulmani che osano difendere i cristiani, sono quelli che hanno rapito nel 2011 e poi lasciato morire senza medicine Marie Dedieu, disabile e malata di cancro. Sono gli stessi che oggi, come ha spiegato il loro portavoce a Repubblica, useranno i soldi del riscatto per comprare armi e portare avanti il jihad.

Tratto da Tempi