Blog / Renato Pierri | 08 Maggio 2020

Le Lettere di Renato Pierri – L’interesse per un meraviglioso teppistello

Quanto interesse e quanta preoccupazione per un uccellino. E’ consolante per chi troppo spesso è costretto a rattristarsi a causa delle notizie continue di violenze e soprusi. Per fortuna esistono molte persone buone che si preoccupano del prossimo animale oltre che del prossimo umano. Una gentile signora si è detta disposta a pagare “anche cento euro”, pur di salvare il “meraviglioso teppistello”, come lo ha definito un’altra signora. Ho ricevuto anche garbati rimproveri per averlo abbandonato. E chi sarebbe il piccoletto, il meraviglioso teppistello? L’uccellino della lettera che segue, pubblicata sul Gruppo Pubblico Facebook di Colli Aniene, a Roma.
«Non so se lo ha fatto apposta per infrangere la disposizione di non allontanarsi da casa, oppure sia caduto dalla dimora a seguito di una spinta di fratellini prepotenti, certo è che il piccoletto se ne stava a terra e mi guardava sbattendo appena le ali ancora implumi, mi guardava, sicuramente mi stava chiedendo di riportarlo nel nido. Pensava forse che avessi le ali come la sua mamma o fossi ancora così giovane e agile da potermi arrampicare sull’albero? Ha protestato un po’ quando l’ho preso, poi se n’è stato buono sul dorso della mia mano, aspettando che trovassi una soluzione. Ha spalancato il becco nella speranza forse di un granellino o un insetto, e nel frattempo ha pensato bene di lasciarmi un ricordino. Ma non m’intendo d’uccelli. Dal becco sottile e appuntito mi è sembrato un insettivoro. Una piccola capinera? Non so. Un tempo l’avrei portato a casa per allevarlo, ma poiché ho il ricordo di una capinera che in gabbia mi fece una brutta fine, e poi non ho più la pazienza di una volta, ho preferito metterlo su un ramo, e dirgli addio. Speriamo se la cavi povero uccellino».
Renato Pierri