Articoli / Blog | 20 Marzo 2020

Ora / Tra Cielo e Terra – La Fede ai tempi del web

Nella vita cristiana la comunità è essenziale. Quando noi diciamo “Corpo di Cristo” non intendiamo solo l’Eucarestia, cioè la Comunione che riceviamo a Messa, ma anche il gruppo di persone fisiche che compongono la Chiesa: per questo le doverose misure di prudenza che Governo e CEI hanno preso per evitare i contatti avranno un’incidenza importante.
Spesso noi preti abbiamo visto con diffidenza il web e in particolare i social. Forse ci siamo fatti spaventare da alcune notizie che circolano. Per esempio, pare che per colpa dei social, e in particolare di WhatsApp, le separazioni siano aumentate del 25% e i divorzi della metà. Dati tutti da verificare e che comunque hanno gettato un’ombra sinistra su strumenti meravigliosi nel collegare le persone. Ma che siano meravigliosi molti preti e molti cristiani lo stanno scoprendo, forse anche troppo, grazie al Coronavirus. Se è vero che prediche ed ammonizioni stanno intasando le nostre chat è anche vero che sono in tanti – anche laici del tutto insospettati – a chiedere di stare cristianamente loro accanto attraverso il web.
Una giornalista di un’importante quotidiano, dopo aver ascoltato l’audio di una mia Lectio Divina (cioè una riflessione sulle letture della Messa) mi ha scritto: ” Grazie! Sapesse quanto conforto mi ha dato questa sua iniziativa che trovo bellissima: passiamo la giornata a trasmettere le notizie più terribili sul Coronavirus e quando torno a casa sono così angosciata. Ascoltare la sua voce e sentire le sue letture mi ha fatto davvero piacere. È stata una boccata d’ossigeno”. Preti, vescovi, perfino il Papa, si sono decisi ad aprirsi ad un modo di fare comunione che, ormai da anni, è reale per miliardi di persone. Il Coronavirus passerà ma il modo dei cristiani di guardare i social e il web sarà cambiato.

Tratto da ORA numero 11 del 25 marzo