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Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 12 Marzo 2020

Venerdì 13 marzo – Gal

Commento al Vangelo (Mt 21,33-43) del 13 marzo 2020, venerdì della II settimana di Quaresima, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

Realizzi una vigna circondata da una siepe
Un Torchio
Una Torre
Poi dai tutto in autogestione
E quando torni chiedi i frutti della vigna, il raccolto.
Cerchi in tutti i mondi di motivare, far capire , star vicino con messaggeri e profeti, persino con il figlio.
Nulla, sembra tutto inutile.
Le tue creature non vogliono sentirsi tali:
Che peccato, che tristezza.
Quanto soffri per noi
E quanto soffriamo noi per non accettare questa semplice unica grande verità
Siamo solo tue povere creature
Siamo però i tuoi figli amati, eletti.
Quando me lo ricorderò?