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Domenica 1° marzo – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Mt 4,1-11) del 1° marzo 2020, I domenica di Quaresima, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: …». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche…». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti…». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Nel Vangelo la frase “Vattene satana” compare solo due volte: questa e quando Gesù rivolge le medesime parole a Pietro. In ambedue i casi, Gesù risponde con ferma durezza a chi gli vuole prospettare una strada diversa da quella che il Padre gli ha affidato: una strada di sicurezza e potere e non di umiltà e donazione.