Lunedì 24 febbraio – Gal
Commento al Vangelo (Mc 9,14-29) del 23 febbraio 2020, lunedì della VII settimana del Tempo Ordinario, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.
Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».
E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando.
Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto».
Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?».
Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Capaci di miracoli….
Anche noi. Anche io posso essere capace di miracoli, mi dici.
Non c’è una tecnica da apprendere
Nessun manuale da studiare
Nessun punteggio da raggiungere o crediti da accumulare
Solo avere fede, non tanta nè poca… fede… fede in Te.
Solo pregare… dunque stare con Te, dialogare con Te, raccontarti di me, di cosa mi preoccupa, di cosa mi sta a cuore, dove vorrei migliorare o come organizzare al meglio il mio lavoro per essere più efficace e più serena,
O come riuscire a far circolare meglio il mio amore in famiglia, a porre più cura e attenzione nelle relazioni, aumentare i silenzi e l’esempio, ridurre le ansie, i toni alti, gli sbotti…
Miracoli…che posso realizzare…perché tutto è possibile mi ricordi, se credo, se prego. Se amo.