Articoli / Blog | 12 Febbraio 2020

Blog – Ratzinger: avrei voluto essere chiamato solo “padre Benedetto”, non “papa emerito”

Il mio articolo pubblicato ieri su AGI in cui suggerisco che il prossimo Papa emerito non vesta di bianco, ha avuto una certa eco.
In questi anni papa Francesco ha detto diverse volte che con il suo gesto Benedetto “ha aperto una strada” e che, ovviamente, non esiste alcun ministero petrino “allargato” che riguarderebbe un papa “attivo” (Bergoglio) e uno “della preghiera” (Ratzinger): detto in altre parole ci si deve aspettare che il meccanismo della rinuncia da parte di un pontefice si possa ripetere.
Questi sette anni di convivenza di “due papi” ci insegnano che qualcosa può essere migliorato per rendere più visibile che in realtà “due papi” non esistono, visto che di Papa ce n’è uno solo ed è Bergoglio. Nei mesi precedenti la rinuncia, chi preparò la strada nuova pensò alla figura del “papa emerito”, una persona anziana che venisse ornata di alcune particolari cortesie: continuare a portare la veste bianca, rivolgersi a lui chiamandolo “sua santità” così come si continua a chiamare “presidente” un ex-presidente della Repubblica, vivere in un alloggio di tutto rispetto all’interno del Vaticano che si denomina “Monastero Mater Ecclesiae”, la facoltà di chiudere la corrispondenza privata impartendo la benedizione apostolica come se fosse ancora pontefice, e così via.
Queste cortesie, giustificabili nelle intenzioni di chi le aveva pensate, si sono rivelate alla lunga fonte di equivoci: non a motivo degli interessati ma per colpa di chi ha avuto convenienza nel creare nell’immaginario pubblico una sorta di “altro Papa” che poi finiva per essere un anti-papa. Meglio sarebbe pertanto che il prossimo papa emerito non porti la veste bianca ma quella di un semplice vescovo emerito, non accetti di essere chiamato papa e torni a vivere a casa sua magari confessando da semplice prete in una parrocchia che ne ha bisogno.
Poco sopra ho alluso al fatto che chi ha preparato la figura del “papa emerito” è persona diversa dal medesimo. Lo aveva raccontato lo stesso Ratzinger. Si era nel 2014 e stava iniziando quel dibattito che poi sarebbe confluito in Amoris Laetitiae. Il vescovo emerito di Roma, dopo essersi sgravato del peso del pontificato, stava un po’ meglio e spiegò in un’intervista che, se avesse avuto le forze, non avrebbe accettato il titolo di “Papa emerito” ma avrebbe preferito essere chiamato “Padre Benedetto”: «Confida Ratzinger ad un giornalista tedesco, avrebbe preferito farsi chiamare semplicemente “padre Benedetto”; solo che allora era “troppo debole e stanco” per riuscire ad imporsi.»
Il saggio Ratzinger prevedeva quanto sarebbe stato opportuno per la Chiesa non prendersi il titolo onorifico di “papa emerito” ma non ebbe avuto le forze di imporsi. Speriamo che, pensando al futuro, l’istituto delle dimissioni del pontefice venga opportunamente perfezionato e completato da chi ne ha il compito.