Ora / Tra Cielo e Terra – Allattare al seno
Agli inizi di gennaio, battezzando dei bambini nella Cappella Sistina, Papa Francesco ha ancora una volta invitato le mamme che volessero farlo, ad allattare in chiesa. È l’ennesimo gesto del Papa a dire che tutto ciò che è normale è divino, che togliere all’uomo il corpo lo avvicina forse alla gnosi, alla sapienza e allo spirito ma certo non lo porta al Dio Incarnato.
Non so se il Papa conosca le dieci regole Oms per cui un ospedale piò essere definito “Amico dei Bambini” ma certo conosce il buon senso e la legge di natura per cui, quando si allatta al seno, quando il bambino piange, la madre lo nutre. È la regola – sana, in questo caso – della domanda e dell’offerta: quando il bambino chiede la poppata, la madre lo nutre. Forse Bergoglio sa che, quando la società non aiuta, spesso per una donna non è facile conciliare la propria disponibilità d’amore verso il figlio con “le regole”.
Il Papa dice: se accanto a voi, quando siete a Messa, una donna deve allattare ricordatevi che, al limite, siete voi a dare fastidio a lei e al bambino, non il contrario. Non devono essere loro ad alzarsi e andarsene via, a guardarsi intorno intimorite e a nascondersi dietro le colonne, a decidere di far strillare il bambino e a soffrire in silenzio perché il seno è turgido e “adesso” non si può nutrire, ma siamo noi a dar fastidio a loro. Quando una mamma tira fuori il seno, siamo noi che dobbiamo chiedere a lei se vuole che andiamo a sederci altrove nel caso il bambino non ciucciasse in presenza di estranei. Il Papa conosce queste cose e ci dice: fatelo normalmente perché è l’unico modo di farlo. Non è scandaloso allattare al seno: è un bambino che si nutre felice. E se farà anche il ruttino, ben venga. Non è maleducato, inizia a digerire bene. E Dio, e il Papa, ne sono felici.
Tratto da ORA numero 4 del 5 febbraio 2020