Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 08 Dicembre 2019

Lunedì 9 dicembre – Gal

Commento al Vangelo (Lc 5,17-26) del 9 dicembre 2019, lunedì della II settimana di Avvento, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Vedendo la loro fede…disse
Ti sono rimessi i tuoi peccati…
Alzati prendi la tua barella e va a casa…
Amici veri che colgono il tuo bisogno e ,costi quel che costi, ti portano da Lui…
Amicizia vera
Fede autentica
Miracolo, salvezza prima, guarigione poi
E così sei chiamato a rialzarti, puoi camminare!!!
Signore mi hai guarito…ora posso camminare e tornare a casa con le mie gambe… e invece mi dici di portare la barella con me a casa!…
Pensa che io volevo proprio dimenticarmela quella barella… togliermela dalla vista e dal cuore, non pensarci più, non mi serve più!
Invece tu mi dici di portarmela a casa: quindi ora con le mie gambe posso tornare a casa ma con la mia barella appresso, quasi a dire che questa barella mi ricorderà il mio stato precedente e mi ricorderà che non sono arrivato da te con le mie gambe ma qualcuno mi ha aiutato ad arrivarci: Gratitudine infinita e duratura verso questi amici.
E poi mi ricorderà il mio limite di creatura, i miei limiti… il fatto che cadrò ancora e ancora ed essa sarà lì a ricordarmi che sei Tu, solo Tu che mi salvi…mi ricorderà che io sono stato guarito da te, sono stato salvato e quel lettuccio che ora non mi serve più, è lì per ricordarmi questo evento, questo episodio che con modalità diverse sarà destinato comunque a ripetersi più e più volte nella mia vita…
Ecco che allora portare i propri limiti, le proprie difficoltà, la propria quotidianità, la propria croce vuole dire assumere la propria incarnazione…e porta alla santità…
è questa la vera fede!
Come Maria ieri
Come il paralitico con i suoi amici oggi