LaRepubblica – “Negro di m.”: a Roma scritta razzista sull’auto di medico della Croce Rossa

Alessandra Bialetti segnala al blog questo articolo e lo introduce così:

Quando la salute si ferma davanti al colore della pelle e la professionalità non conta nulla per salvare una vita, allora vuol dire che siamo ancora molto lontani dal considerarci umani. Dobbiamo lavorare molto duramente sul valore dell’esistenza che non dovrebbe conoscere muri ma scava ancora fossati. E se fossimo stati noi o un nostro affetto in pericolo di vita? 
 
Un medico della Croce Rossa italiana (Cri) ieri sera è stato vittima a Roma di una aggressione a sfondo razzista. A raccontare la dinamica dell’accaduto all’Adnkronos è proprio la Cri. Ieri sera Andi Nganso, un medico 30enne originario del Camerun impiegato nell’Area salute del comitato nazionale della Cri era andato a cena fuori e aveva parcheggiato al sua auto personale al Pigneto.

Terminata la cena il medico è tornato alla macchina e ha trovato la frase incisa forse con una chiave sul cofano. Sull’auto era ben visibile l’adesivo della Croce Rossa sul parabrezza. Il 30enne ha subito sporto denuncia.

“Non bastavano gli insulti al volontario di Loano – dice Francesco Rocca il presidente nazionale Croce Rossa – ieri notte un nuovo episodio esecrabile a Roma. È ora di fermare questo clima di razzismo, odio e intolleranza che sta crescendo nel nostro paese. Ribadiamo con forza e passione che ‘Siamo tutti fratelli e tutti con Andi”.

Nel gennaio di un anno fa mentre era in servizio nell’ambulatorio della Guardia medica di Cantù, in Lombardia, subì un’altra offesa: una donna rifiutò di farsi assistere da lui, perchè di colore. Lui rispose ironicamente sui social: “Ti ringrazio. Ho un quarto d’ora in più per bere un caffè”