Le Lettere di Renato Pierri – La grandezza di Salvini secondo Zecchi
“La novità straordinaria della politica di Matteo Salvini è di ascoltare la gente e di dare risposte alla gente… perché questa è la democrazia… grande uomo politico… intelligente”. Queste, ad un dipresso, le parole del professor Stefano Zecchi, per elogiare Matteo Salvini, l’altra sera durante la trasmissione “In Onda” (La7 del 6 agosto). E’ vero. Salvini ascolta la gente e dà le sue belle risposte. La gente non vuole i rom nel proprio quartiere o nelle case popolari? Matteo Salvini ascolta e dà la sua risposta: chiama zingari i rom, e promette ruspe e sgomberi. Le gente abbocca e i consensi crescono. La gente vuole benessere e sicurezza? Salvini ascolta e dà la sua risposta: il nemico del vostro benessere e della vostra sicurezza è l’immigrato. Non lo accogliamo, chiudiamo e porti. La gente abbocca e i consensi vanno alle stelle.
Questa è la democrazia. E nessun rimorso, nessun problema di coscienza, giacché c’è la benedizione della Madonna, secondo Salvini. E la gente abbocca. Ma la grandezza di un politico sta nel dire e fare cose buone, oppure nell’esaudire o fingere di esaudire i desideri della gente, a prescindere dalla loro giustezza? Si tratta d’intelligenza o di furbizia? Di grandezza o di bassezza politica?
Renato Pierri