
Le Lettere di Luciano Sesta – Strumentalizzazioni di bassa… Lega…
Onestamente: che la Vergine Maria sia la patrona del Decreto sicurezza bis (Salvini) o una delle sue vittime (Spadaro) importa poco, perché probabilmente non è né l’una né l’altra.
Piuttosto che tirare a indovinare come la pensano in Cielo, trovo più interessante – e utile – entrare nel merito del Decreto sicurezza, per esempio facendo notare che attribuire al Ministro degli Interni la decisione di vietare l’ingresso in acque italiane quando c’è violazione delle leggi sull’immigrazione, è un puro e semplice cortocircuito giuridico-amministrativo, dal momento che l’accertamento di quella violazione può avvenire solo a livello penale una volta che l’imbarcazione è in territorio italiano, non prima.
Diversamente, come giustamente si chiedono alcuni esperti di diritto del mare, su quali basi il Ministro dell’Interno può decidere, a priori, che un’imbarcazione può entrare e un’altra no? Certo non sulla base di una più generale politica di scoraggiamento dei flussi migratori diretti in Italia, visto che la sede di una simile politica non può essere il Mediterraneo, ma semmai Bruxelles o Tripoli, se uno ci riesce. Ma, il fatto che non ci riesca, non autorizza a confondere i piani.
Contro il Decreto sicurezza, insomma, ci sono buone ragioni etico-giuridiche. Chi, anziché ricordarle, continua a prendersela con le vacanze di Salvini a Milano Marittima o con suo figlio sulle moto d’acqua, beh, fa solo il gioco dell’avversario, perché lo rende ancora più eroicamente martire di una causa che, in tanti, considereranno tanto più giusta quanto più chi la promuove è attaccato personalmente