Roberta Bedogni – La preghiera finale di Susanna
Ringrazio La spacciatrice di poesie, Roberta Bedogni, per aver interpretato la preghiera finale della protagonista di “Una giornata di Susanna”
https://youtu.be/_IcSVbg6guo
Susanna si è ricordata che il prete le aveva chiesto se aveva delle preghiere da portare per la Messa di domani. Delle preghiere da portare all’altare.
Io ho preghiere per la vita, pensa. Vanno bene?
Non sono la stessa cosa? Messa e vita?
Eccole.
Eccomi.
Per chi amo.
E non sono tutti.
Perché io ad amare tutti non ci riesco.
Per chi non amo.
E non sono pochi.
E li conosco bene.
Sono vicini a me.
Sono come me.
Ma non li amo.
Non mi hanno toccato il cuore o non mi sono fatta toccare.
Non so.
Per chi non amo più.
È successo.
Ed è stranissimo.
Li amavo.
Poi si è rotto qualcosa.
Non li amo più.
Freddo.
Anzi, peggio. Nulla.
Per chi mi sta antipatico, odioso.
Spesso non è cattivo.
È solo che mi ha toccata nell’orgoglio.
O mi ha fatto sentire umiliata.
Per mia figlia.
È così bella, così forte.
La amo.
Per Andrea.
È bellissimo guardarti.
Amo essere tua madre, Andrea mio.
Per mio marito.
Così distante.
Non riesco quasi più a vederlo.
Dio, digli che gli voglio bene.
Per Maddalena.
Che mi sopporta.
Gran donna.
Aiutala a trovarsi.
È lei stessa il tesoro che non trova.
Per Sara.
Sara che non capisce più ma tutto mi spiega, perché il senso delle cose non è sempre da capire ma sempre da abbracciare e lei mi abbraccia tanto.
Per il mio Attilio.
Io non so che viso abbia Gesù ma deve essere simile al suo. Non so che leggerezza abbia una carezza di Gesù ma deve esser simile alla sua.
Per la signora del piano di sopra.
Mi scusi se non l’ho salutata oggi.
Ero stanca e il suo sorriso mi dava fastidio e non l’ho salutata.
Che stupida sono. Un sorriso basta per vivere meglio.
Per vivere e basta.
Per le persone belle che incontro ogni giorno.
Sono tutte belle.
Pregate per me.
Dì loro che mi piace incontrarle per strada.
Aiutami ad amarti.
Aiutami ad amarli.
Aiutami ad amare.
Dammi un cuore di carne.
E toglimi questo cuore rivestito di carne.
Aiutami ad essere fedele a me stessa.
È l’unico modo per essere fedele a te: essere fedele a me stessa.
Insegnami la verità.
Ma prima l’amore.
Perché la verità senza l’amore è una bugia.
Dammi la misura.
Che a volte mi sento niente e che nulla posso per nessuno.
E a volte mi sento tutto e che tutto posso per tutto.
Insegnami che tutto è tuo e tu solo puoi tutto e tutto chiedere perché solo tu sei tutto.
E io sono solo una parte.
Una parte di te.
Insegnami la forza che nasce dall’essere amato e non dall’essere forte.
Fermami quando mi sento forte perché sono brava a fare tutto da sola.
Fermami perché quando faccio tutto da sola, non sono forte: sono sola.
E una donna sola, forse non pecca, ma si incattivisce.
Amami e imparerò tutto.
Infine per lui.
Per lui, infine, che il nome lo sai tu.
Più che amante, più che amico, più che fratello.
Ma senza nome.
Che abbia sempre fiducia in sé.
Ecco le mie preghiere per l’altare.
Va bene così?
Grazie.