Blog / Renato Pierri | 08 Luglio 2019

Le Lettere di Renato Pierri – Vincent Lambert e i titoli ingannevoli dei giornali

Avvenire del 18 maggio: “Vincent Lambert non deve essere ucciso”. Significato del verbo uccidere secondo i dizionari: “Privare della vita, causare la morte, per lo più con mezzi o in modi violenti: uccidere qualcuno con una pugnalata, con una fucilata, col veleno… “. In tal modo Avvenire inganna i lettori. 

 Tempi del 28 giugno: “La Cassazione condanna Vincent Lambert a morire di fame e di sete”. Vincente Lambert non sente lo stimolo della fame e non sente lo stimolo della sete. La Cassazione stabilisce che si smetta di impedire la morte di Vincent Lambert, alimentandolo e idratandolo artificialmente. In tal modo Tempi inganna i lettori.

 Il Foglio del 29 giugno: “Vincente Lambert deve morire”. I titolo è incompleto, va così modificato: “Vincent Lambert deve essere lasciato morire”, oppure: “A Vincent Lambert non deve essere impedito di morire”.

 Corriere della Sera, 8 luglio: “Fine vita, il tetraplegico Lambert resta senza cure. Iniziata l’agonia”. Il Corriere è più corretto degli altri giornali, anche se si è portati ad associare al termine “agonia” l’idea di estrema sofferenza. Ma Vincent Lambert viene sedato profondamente.

A tal punto i giornali ingannano i lettori da spingere un signore a scrivermi: “Sono già cinque giorni che Vincent non viene alimentato e idratato e non è ancora spirato. Neanche ai cani si riserva una morte così”. In realtà, neanche ai cani si riserva una vita così.

Renato Pierri