Le Lettere di Alessandra Bialetti – La dignità si vive
Alessandra Bialetti segnala al blog questo articolo, introducendolo così:
La dignità non si urla e non si impone. Si vive. In semplicità e silenzio. Si coltiva. Si custodisce anche quando tutto intorno la vuole rapire e distruggere. Dignità di una vita passata a lavorare, di raccolti difficili da portare a casa, di carestie e anche mancanza di lavoro. Ma quelle ceste stanno lì a testimoniare che ancora c’è chi ci crede, chi investe, chi in umiltà porta i suoi frutti e li guarda con orgoglio. Un esempio da custodire, uno sguardo da non dimenticare in una terra troppo spesso ad una ribalta che non rende ragione di nessuna speranza. La speranza che invece attraversa gli occhi di quest’uomo.
A Civita, paesino della provincia di Cosenza, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, vivono 912 abitanti. E lì, come in molti altri piccoli centri, tutto sembra essersi fermato a tanti anni fa. Ci sono alcune vetrine con le serrande abbassate e le tradizioni di un tempo che restano immortali. Lo dimostra uno scatto diventato virale nelle scorse ore su Facebook, che ritrae un signore anziano dallo sguardo tenero, accostato al muro, che aspetta che i suoi concittadini gli vadano incontro per chiedere le sue nespole. Appoggiata sul pavimento c’è anche una bilancia.
La foto, che in queste ore sta ottenendo migliaia di like e condivisioni sui social, è stata scattata da Francesco Mangialavori, fotografo per passione di 38 anni. Ed è proprio lui a raccontare la vicenda che si nasconde dietro lo scatto. «Stavo passeggiando per le vie di quel piccolo comune che portano al belvedere quando mi sono imbattuto in questa scena che non poteva passare inosservata. Questo signore non urlava, non voleva attirare a tutti i costi l’attenzione su di sé. La gente si fermava a parlare con lui e capiva che essere lì era un modo per restare ancorato alla sua terra, per non dimenticare le tradizioni del suo passato. L’umiltà di quell’uomo è disarmante. E’ arrivato vestito elegante e ha appoggiato a terra le sue nespole, poi si è fatto da parte, guardava per terra. Ho scattato quella foto cercando di non disturbarlo, mi è venuto spontaneo».
Il clamore sui social è arrivato dopo. «Non mi aspettavo che il mio scatto avesse questo successo – spiega Francesco -. Mi piace però pensare che in quella foto la gente riconosca la semplicità e la dignità del Sud, quella di persone anziane che non rinunciano alla loro terra, e che ancora riescono a commuovere».
Tratto da il Corriere