Domenica 26 maggio – Mauro Leonardi
Commento al Vangelo (Gv 14,23-29) del 28 maggio 2019, Domenica della VI settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
Gesù dice che se lo amassimo saremmo felici che va al Padre, e non ci faremmo prendere dal turbamento. E così alza un lembo del cuore umano. Quello per cui è tanto difficile per una gioia altrui che comporti allo stesso tempo una sofferenza, anche se provvisoria, per noi. Il Signore però conosce la nostra debolezza e ci aiuta.