Blog / Renato Pierri | 20 Maggio 2019

Le Lettere di Renato Pierri – Il timore dell’islamizzazione dell’Occidente

L’ipotesi di una futura islamizzazione dell’Occidente, è preoccupazione di molti. Io non posso prevedere il futuro, però credo che, tranne periodi bui di ritorno al passato, in tutte le società finiscano, prima o poi, per prevalere la ragione e la giustizia.

Una volta, in Israele, le donne vivevano ad un dipresso nelle condizioni in cui vivono oggi le donne nei paesi arabi. “Non desiderare la donna del tuo prossimo, né la sua casa, né il suo servo, né la sua serva, né il suo asino, né il suo bue, né nulla che gli appartenga”. Un maschilista da niente, Jahvè! Intanto si rivolgeva agli uomini, e non alle donne, e poi considerava queste, proprietà dell’uomo, alla stregua dell’asino e del bue. “In caso di adulterio, la fidanzata, come la sposa, doveva essere punita con la lapidazione… La moglie doveva al marito una fedeltà assoluta, senza poter esigere altrettanto… Il suo sposo aveva il diritto di ripudiarla senza la minima difficoltà, mentre erano rari i casi in cui la donna era autorizzata a chiedere il divorzio. La posizione che la società riconosceva alla donna era, da qualsiasi punto di vista, inferiore…. Le donne non mangiavano con gli uomini, ma li servivano a tavola e durante il pasto esse rimanevano in piedi… Vivevano sempre in casa. e spesso le finestre che davano sulla via erano munite di una fitta grata perché nessuno le vedesse. Nei tempi antichi potevano uscire solo se coperte da un velo… Nel campo della giustizia, salvo circostanze molto eccezionali, la sua testimonianza non era ritenuta valida. Infine, come regola generale, essa non ereditava né dal padre né dal marito” (Daniel Rops, La vita quotidiana in Palestina al Tempo di Gesù, Mondadori, pp. 141 – 147 – 148 ). 

Meravigliose malattie contagiose, la ragione e la giustizia. Hanno contagiato gli ebrei, finiranno per contagiare anche gli islamici? 

Renato Pierri

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