Martedì 30 aprile – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Gv 3,7-15) del 30 aprile 2019, Martedì della II settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Bisogna rinascere dall’alto ma nessuno può farlo da solo: ci vuole lo Spirito che fa scendere Dio dall’alto così che si incarni nel grembo di Maria. Ci vuole il Padre che dall’alto investe il Figlio della sua benedizione nel momento del battesimo e ci vuole la croce sulla quale Gesù è issato per poi essere portato giù nelle mani di Maria per essere insieme Pietà. Ci vogliono amici che, come avviene col paralitico, ci calino dall’alto ai piedi di Gesù per darci nuova vita e speranza