Domenica 7 aprile – Mauro Leonardi
Commento al Vangelo (Gv 8,1-11) del 7 aprile 2019, domenica della V settimana di Quaresima, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Gesù guarda al monte degli ulivi e vede il luogo in cui piangerà lacrime e sangue, solo, riverso sulla terra. In quel momento però, pur con la morte nel cuore, si rivolge alla gente, insegna e salva. Fino a che non gli portano l’adultera. Anche lei sola, anche lei lacera, riversa sulla terra: e Gesù non la condanna ma anticipando il suo sacrificio per tutti, fa cadere le pietre della condanna e sulla sabbia scrive: “Misericordia voglio, non sacrifici”.