Le Lettere di Alessandra Bialetti – Il rispetto di Francesco
Dal Papa una lezione di rispetto. Nelle poche parole di questo articolo, una pastorale della persona, l’unica che ci può indicare la via per una relazione con l’altro. Siamo tutte persone, uniche e preziose per il fatto di esistere ancor prima di quegli aggettivi che schematizzano, classificano o peggio etichettano. Il migrante è persona, l’extra-comumitario è persona, l’eterosessuale è persona, l’omosessuale è persona. Il resto sono aggettivi che rappresentano solo una piccola specifica dell’essere umano e non la sua totalità. Gesù incontrava persone, storie, vissuti, volti, sguardi. Non chiedeva. Avvicinava, accoglieva, invitava e lasciava liberi di seguirlo o meno non vincolando il suo amore a una risposta affermativa. Dopo secoli noi guardiamo agli altri come contenitori impilati su scaffali sotto un’etichetta. Povertà. Paura. Bisogno di controllo dell’altro. Perché ciò che non si conosce spaventa mentre un’etichetta rassicura. Come prodotti al supermercato. A volte è molto semplice, seppur possa risultare semplicistico, occorre fissare lo sguardo nel viso dell’altro e scorgervi la stessa umanità, lo stesso bisogno di essere amato, accolto, protetto. Un “io” e un “tu” che diventano un “noi”. Unico e solidale. Grazie Francesco.