Le Lettere di Renato Pierri – Magici fazzolettini ideali per il raffreddore
Lo so, forse esagero, sono cose cui magari altri neppure fanno caso, magari per qualcuno è solo questione di naso, eppure non posso fare a meno d’irritarmi e di conseguenza di scrivere la solita letterina di protesta. Mentre passeggio, stamattina, sento uno strano odore nel fazzolettino di carta, m’incuriosisco, leggo sul pacchettino: “Complete care”, e sul lato, a caratteri piccolissimi, invisibili per chi non ha una buona vista: “Evitare il contatto con gli occhi”. Ma gli occhi, dico, gli occhi non sono vicinissimi al naso? E quando si ha il raffreddore, non lacrimano facilmente gli occhi? E non si è portati ad asciugarli col fazzolettino che si ha tra le mani? Getto il pacchettino nel primo cestino che trovo. Torno a casa e prendo il pacco grande, che ha comprato la consorte, che io non avrei mai comprato, che ha comprato la cara moglie che non ha la bell’abitudine di portare con sé gli occhiali, quando va a fare la spesa, prendo il pacco grande e leggo: “Ideale per il raffreddore, lenisce gli arrossamenti del naso e aiuta la respirazione”. E basta. Basta. Sul lato grande non c’è scritto altro. E questo, non ci crederete, questo mi manda in bestia. La scritta che bisogna evitare il contatto con gli occhi, vale a dire che la sostanza contenuta nel fazzolettino fa male agli occhi, la piccolissima scritta è riportata su un lato, là dove difficilmente qualcuno va a leggere. Ed è chiaro il perché. Perché se la scritta fosse bell’evidente, si venderebbero meno fazzolettini. E che importanza ha se una mamma, ad esempio, che non ha letto, asciuga gli occhi del suo bambino col magico fazzoletto? Che importanza ha se la persona anziana, cui facilmente possono lacrimare gli occhi, li asciuga col fazzolettino? Ma poi, gli occhi, ripeto, gli occhi non sono vicini al naso? Come vedete, è giusto che io a certe cose faccia caso.
Renato Pierri