Blog / Renato Pierri | 15 Febbraio 2019

Le Lettere di Renato Pierri – Sono pericoloso, giacché non credo nel diavolo

L’amico prete e scrittore Mauro Leonardi scrive su Agi del 14 febbraio: “Io credo in Dio e credo anche nel demonio. Credo ad entrambi e so che Gesù coi demoni non ci scherzava e anche quando dicevano la verità su di Lui li cacciava, perché il diavolo inizia con la verità per farsi dare fiducia ma poi passa alle menzogne che uccidono perché è il padre delle menzogne ed è omicida. Chi non ci crede e pensa che il demonio sia solo una favoletta “spaventa bambini” e quindi invita a giocarci e a impastoiarsi con lui è una persona pericolosa”.
Io non lo sapevo, diavolo! Non sapevo d’essere una persona pericolosa. Non solo, infatti, ho spesso scherzato sulla bestiola infernale, ma a tal punto non credo alla sua esistenza, d’averla invitata più volte pubblicamente ad impossessarsi di me. Niente da fare. Devo ammettere però che le lettere dell’ardimentoso invito, erano firmate dalla mia collaboratrice immaginaria Veronica Tussi. Ora, due sono le cose: la bestiaccia, se esiste, è scema e si è messa alla ricerca vana di Veronica Tussi, oppure non esiste. Ma forse c’è un’altra possibilità: è una fifona, la bestiaccia, e ha una paura matta di me.
Trascrivo una delle lettere della simpatica Veronica. Uscì nel giugno del 2007 su Il Riformista e su L’unità:
“La Chiesa è persuasa che il diavolo possa impossessarsi di una persona, e farla parlare e agire come lui vuole; parlare lingue nuove, mostrare una forza eccezionale, bestemmiare, scalciare, mordere, graffiare, ecc. Gli esorcisti hanno il difficile compito di salvare l’indemoniato, scacciando da lui la bestia immonda. Ora, siccome il diavolo, essendo diavolo, è per sua natura furbissimo, e sa bene dell’esistenza degli esorcisti, perché mai dovrebbe dare segni così evidenti della sua presenza? Non sarebbe più logico pensare che vada a nascondersi in persone che l’esorcista non potrebbe mai avvicinare, oppure in persone al di sopra di ogni sospetto, che non scalciano né graffiano? Supponiamo che il drago infernale si nasconda, tanto per fare un esempio, in persone come Gheddafi, o Lukashenko, potrebbe mai un sacerdote avvicinarli ed irrorarli d’acqua santa e olio esorcizzato? E potrebbe ritenere indemoniati, per fare un altro esempio, così a caso, vescovi, papi, preti e cardinali? In queste persone il diavolo potrebbe dormire fra due guanciali. Io però sono assolutamente convinta che Dio non possa permettere al diavolo di impossessarsi di una sua creatura; talmente convinta che sfido pubblicamente il demonio ad impossessarsi di me. Se mi vedrete scalciare, sputare, mordere e graffiare, vuol dire che mi sarò sbagliata, e quindi chiamate subito Milingo, oppure don Gabriele Amorth”.
Renato Pierri