Blog / Renato Pierri | 21 Gennaio 2019

Le Lettere di Renato Pierri – Tutta colpa della dottoressa Di Fazio

Potevo mai dirlo alla cassiera carina e gentile del bar-pasticceria di via Dino Penazzato? Pasticceria dove appena entri il profumo delle brioche calde ti fa dimenticare ogni fermo proposito di non mangiare troppi dolci? Potevo mai dire alla gentile cassiera che se da parecchio tempo non mi vede, la colpa è tutta della dottoressa Maria Rosa Di Fazio? Ho trovato scuse: “Da un po’ di tempo ho preso l’abitudine di passeggiare a piedi nel mio quartiere… non abito qui al Collatino… ci venivo solo perché attirato dalle vostre brioche… “. Potevo mai dirle che la causa della mia assenza sono stati i libri della dottoressa? La potenza dei libri!

Potevo mai dire alla cassiera che cappuccino e brioche tutte le mattine fanno male? Non potevo. Non potevo certo mettermi lì a spiegarle che «il latte vaccino contiene ormoni animali incompatibili con i nostri, umani; fattori di crescita cellulare, una dose bomba di caseina prodotta dalla pastorizzazione. La caseina è una “colla” che ci altera la permeabilità intestinale… questa colla nel cappuccino si potenzia, perché sottoposta a elevate temperature per ricavarne la schiuma. Di nostro, poi, aggiungiamo zucchero, uno dei peggior nemici della salute in quanto fattore acidificante numero uno e al tempo stesso cibo preferito delle cellule tumorali che ne divorano 20 volte di più rispetto a quello che fanno le cellule sane. Le brioche dei bar, anche non confezionate, sono prodotti ad “alta tiratura” realizzati con economicissimi grassi saturi che via via ci otturano le coronarie; e con farine prive di ogni fibra e di ogni primitivo nutriente, ma ricche soltanto di glutine, nemico del nostro sistema immunitario. Il glutine ce lo “asfalta”, rendendolo cieco e sordo».

Queste cose scrive la dottoressa. Ma io non potevo riferirle alla cassiera carina e gentile, e così ho chiuso il discorso: «Caffè e cornetto, due e venti, vero?», e sono a andato al banco a scegliere la mia brioche, il che non è cosa facile. La colpa è della dottoressa se mangio meno brioche. Ma quanto sono buone le brioche con la crema o la cioccolata o la ricotta, mammamia. Ad ogni modo io non mangio brioche surgelate e infornate dei bar, mangio solo quelle che escono dalle mani dei pasticceri. Sicuramente fanno un po’ meno male. E del resto la rinuncia perpetua alle brioche fa molto male al mio spirito. E il cappuccino? Per fortuna m’interessa poco.

Renato Pierri