Blog / Lezioni e Riflessioni | 12 Gennaio 2019

Blog – Il significato dell’acqua nel Battesimo di Gesù

Nel giorno del Battesimo del Signore, forse qualche considerazione un po’ “dotta” sul significato dell’acqua, intesa come elemento sia naturale che religioso, può essere tollerata. Cercherò di essere sintetico.

Sul senso letterale di cosa sia l’acqua, nel vangelo di Giovanni si costruiscono altri due sensi: quello cristologico e quello liturgico sacramentale.
Quello cristologico contiene la verità profonda su Cristo. In questo caso, Cristo è la fonte dello Spirito Santo. Vanno messi insieme Gv 2 (il tempio), Gv 7 (chi ha sete venga a me e beva), Gv 19 (dal suo costato uscì sangue e acqua) e Gv 20 (mostrò loro le mani e il costato e disse: ricevete lo Spirito Santo). Occorre poi tenere sullo sfondo il capitolo 47 del libro di Ezechiele (la sorgente e il fiume che esce dal Tempio) perché nel vangelo di Giovanni Gesù è il Tempio, da cui scaturisce l’acqua della vita, ovvero lo Spirito Santo).
Ecco ora il senso liturgico-sacramentale, che presuppone il senso cristologico e lo attualizza, indicandone la presenza nella Chiesa, e quindi l’accessibilità al lettore del Vangelo. Dove si trova Gesù, fonte dell’acqua viva? Nell’acqua del Battesimo e nel Sangue dell’Eucaristia, cioè nei sacramenti della Chiesa. Come fa il fedele a bere l’acqua della vita, cioè lo Spirito, da Gesù? Ricevendo l’Eucaristia e gli altri sacramenti. Probabilmente è per questo che Giovanni nel capitolo 20, cioè dopo la Resurrezione, ci dice che Gesù mostra le mani e il costato, diversamente da quanto dice Luca nel capitolo 24, dove il Signore mostra le mani e i piedi. La differenza sta nel costato, e si spiega mettendo a cfr. i testi che ho citato sopra.

Parliamo ora dell’acqua a partire dalla letture dei quattro elementi fondamentali che viene data nelle principali cosmogonie. Per gli antichi, terra, fuoco, aria e acqua sono i quattro elementi che costituiscono il mondo. Essi, per Gesù, vengono ricapitolati nel pane e nel vino: il fuoco è presente sia nel senso del sole che fa maturare il grano e l’uva, sia nel senso del fuoco che serve per cucinare. Ad essi poi il Cristo aggiunge il lavoro dell’uomo. Ecco quindi che i quattro elementi “materiali” dei sacramenti sono acqua, olio, pane e vino.
Acqua, aria e fuoco sono immagini dello Spirito Santo e la terra rappresenta l’uomo, che viene dalla terra e ad essa fa ritorno. Il fuoco e l’alito di vento sono presenti in molti modi nel simbolismo della liturgia, ma solo l’acqua, che a sua volta viene dall’alto e che, d’altra parte appartiene essa stessa alla terra come elemento primordiale di vita, diventa materia sacramentale in senso stretto.


La tradizione ecclesiale, infine, distingue nell’acqua un duplice simbolismo: l’acqua salata del mare è simbolo di morte, minaccia e pericolo; ricorda il Mar Rosso, divenuto causa di morte per gli egizi e da cui gli israeliti si sono salvati; il battesimo quindi è una sorta di passaggio attraverso il Mar Rosso. Esso include un evento di morte. È più che un bagno e un lavacro, scorre fin verso il fondamento dell’esistenza, fino alla morte stessa. È comunione nella Croce con Cristo: è proprio questo che vuol significare l’immagine del Mar Rosso che, per San Paolo, è un immagine di morte e di resurrezione (Rm 6, 1-11). Al contrario, l’acqua che scorre dalla fonte è espressione della fonte di ogni vita, puro simbolo di vita. Per questo nella Chiesa primitiva era prescritto che il Battesimo fosse amministrato con “acqua viva”, cioè con acqua di fonte, così da diventare principio di vita nuova. I Padri erano soliti considerare la conclusione della storia della Passione, così come ci viene raccontata da Giovanni su questo sfondo: dal fianco aperto di Cristo scorrono sangue ed acqua. Battesimo ed Eucarestia, cioè, scaturiscono dal cuore trafitto di Gesù. Egli è divenuto fonte viva che rende anche vivi anche noi (Gv 19,34s; 1Gv 5,6). Durante la festa delle capanne Gesù aveva profetizzato: «“Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno” . Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in Lui» Gv 7, 37-39). Il battezzato, cioè, diventa egli stesso una fonte di vita. Se pensiamo ai grandi santi della storia, da cui davvero sono sgorgati fiumi di fede, di speranza e di amore, comprendiamo questa parola e comprendiamo anche qualcosa della dinamica del Battesimo, della promessa e del compito che custodisce.
Buona Festa del Battesimo del Signore.