Articoli / Blog | 07 Gennaio 2019

Blog – Amazon, libri & librerie

Fountain Bookstore è una libreria di Richmond, in Virginia, che, attraverso un tweet divenuto virale, ha pregato i propri clienti di smetterla di entrare nel negozio, di fotografare i libri e poi di andarli a comprare su Amazon. “C’è anche di peggio” – dice Chiara, proprietaria e gestore della libreria Linea d’ombra di Milano – “a volte le persone entrano e ci chiedono un parere, un consiglio. Solo che poi, dopo qualche quarto d’ora di conversazione, escono e se ne vanno a fare gli acquisti online”.
La questione dello showroming non riguarda solo i libri. Pochi giorni fa ero dal mio ottico per rifare gli occhiali e più di una volta è capitato che qualcuno entrasse, guardasse l’esposizione delle montature, e poi uscisse. “Li vanno a comprare su Amazon” mi ha detto l’amico. È lì dove ho imparato cosa fosse lo showroming.
Ne scrivo perché ho avuto l’impressione di assistere a un passaggio epocale. Quanto resisteranno ancora i piccoli negozi che non hanno la capacità di competere con i prezzi e l’efficacia distributiva di Amazon e simili? Credo che l’unica strada sia quella di creare degli spazi che costruiscano una specie di comunità. I lettori solitari compreranno sempre meno nelle librerie che saranno sempre più frequentate da chi vuole parlare di quello che legge, incontrare autori, far parte di eventi anche piccolissimi, in cui sarà prevalente il desiderio di chiacchierare con chi ha gli stessi interessi. Sono il primo ad essere felice dell’esistenza degli store online che hanno permesso a Una giornata di Susanna di esaurire la prima tiratura. Vent’anni fa, quando fu pubblicato il mio primo romanzo, Quare, era una sofferenza constatare come fosse praticamente introvabile in quasi tutte le librerie. Mi chiedo però come si possa superare l’ingiustizia di far lavorare gratis i librai: in genere sono persone in grado di aiutarci ad acquistare il libro che veramente ci interessa. Spesso sono persone che ci conoscono e sono molto più efficaci di un algoritmo che sa solo dirci “chi ha comprato questo ha comprato anche quest’altro”. L’evoluzione tecnologica risolve problemi e ne crea altri. Spinge a cambiare e ad innovarsi. I piccoli autori sono premiati da Amazon perché prima erano praticamente introvabili ma ora sono punite le librerie piccole e medie. L’unico sviluppo che mi sembra possibile è quello di fare delle librerie dei luoghi che, oltre alla consulenza d’acquisto personalizzata, siano anche luoghi di relazioni calde.