Giovedì 27 dicembre – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Gv 20, 2-8) del 27 dicembre 2018, San Giovanni, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario –  che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Il Natale e la Pasqua sono feste da leggere insieme. Il bambino esposto nella mangiatoria, è come il Signore, adulto, spogliato ed esposto sulla croce. Il bambino, visitato da magi e pastori è come il Risorto rivelato da donne e da peccatrici. Il Bambino smarrito e ritrovato nel tempio è come Gesù, qui, in questa lettura, che è smarrito agli occhi di chi non ha fede e ritrovato nella memoria di Giovanni l’apostolo con gli occhi dell’amore e dell’obbedienza.