Venerdì 21 dicembre – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Lc 1,39-45) del 21 dicembre 2018, Messa della feria, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Essere in Gesù significa correre in fretta per realizzare la volontà di Dio e testimoniare con la nostra vita la misericordia da cui siamo stati investiti con entusiasmo e gratuità: Maria si fa esempio per noi e ci mostra che l’amore, nel servizio, si diffonde e viene percepito da chiunque perché l’umiltà parla anche attraverso un bimbo ancora nel grembo della propria madre; anche in una madre che riconosce nella cugina e non in sé stessa la madre del Messia; anche in Maria, beata perché ha creduto nella Parola e l’ha custodita e fatta crescere nel proprio grembo.