Blog / Renato Pierri | 01 Dicembre 2018

Le Lettere di Renato Pierri – Vergognosa lettera misogina pubblicata da Beppe Severgnini

Me l’aspettavo. Dopo la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dopo la condanna del femmninicidio da parte del Papa, aspettavo la solita lettera del solito misogino. E chi poteva pubblicarla se non Beppe Severgnini? Adesso chiederà scusa come già ha fatto in passato col sottoscritto, dirà che la colpa è di un suo collaboratore. E continuerà a pubblicarne in futuro. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Trascrivo qualche riga del capolavoro pubblicato su Italians – Corriere della Sera del 30 novembre: “Non andrebbe neppure sottaciuto il lento progresso che stiamo conseguendo in questo campo. Nell’ultimo quarto di secolo, le donne vittime di omicidio volontario sono calate di un terzo… E appare anche infondato, guardando ai numeri, il luogo comune di un’Italia pervasa da una speciale cultura maschilista che favorirebbe più che altrove il femminicidio… è vero che il femminicidio è un fenomeno culturale ed endemico, che richiede cure profonde e non solo repressione. Però basta con le stupidaggini per fare prima pagina a tutti i costi”.

E adesso ecco un paio di notizie recenti: “I numeri del femminicidio non sono certi e variano di qualche unità, ma sicuramente le donne uccise da un uomo, con cui hanno o hanno avuto un rapporto affettivo o familiare, non sono in diminuzione. Nel 2016 se ne sono contate 120. Anche nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia” (Ansa 23 novembre 2018).

“I primi 6 mesi del 2018 hanno visto una nuova impennata dei femminicidi: sono infatti già 44 le donne uccise dall’inizio di gennaio alla fine di giugno, con un aumento percentuale del 30% rispetto al 2017. È l’associazione Sos Stalking a stilare ancora una volta il tragico bilancio: nel 2017 hanno perso la vita 113 donne” (Adnkronos).

Ora, poiché secondo l’autore della lettera, qualche decennio fa di donne se ne uccidevano un po’ di più (stiamo parlando di polli?), “basta con le stupidaggini per fare prima pagina a tutti i costi”. Ma si può? Sì, secondo Beppe Severgnini che pubblica e tace, e quindi acconsente. Evidentemente si può.

Renato Pierri