Blog / Roberto Aldo Mangiaterra | 28 Novembre 2018

Roberto Aldo Mangiaterra – C’era una volta “un mago”… Una storia itagliana… (4)

Roberto Aldo Mangiaterra ha già collaborato con il blog in passato. Ha una pagina Facebook Il mago delle Fiabe

E per la quarta puntata eccomi a raccontare anche se siamo in riva al mare. Ovvero, e peronde, parliamo di Babbone Ugo classe 1896 da Casalnuovo da Napoli emigrato in valigia di cartone nel 1897 a Genova. Cusì narra la leggenda, nel senso che anche lui aveva la faccia un po’ cusì… Ovvero, Ugo faceva il partigiano da solo e non lo sapeva nessuno, neanche Mamma Anna. Ugo fregava i pezzi delle lavorazioni all’Ansaldo per bloccare a modo suo la produzione che era prevalentemente per il paese di quello stupido dell’imbianchino tedesco…Mamma Anna venne a sapere solo per forza. Una sera Babbone Ugo non arrivava a casa. Strano per uno come lui sempre puntuale. Mamma Anna andò allo stabilimento e vide in portineria “il partigiano da solo” con i mitra dei tedeschi piantati nella schiena. La storia finì al meglio e venne salvato non dai suoi “tutti casa e famiglia” ma dai suoi migliori amici che erano “i comunisti”. Infatti mi ripeteva sempre. Se tu sei sulla terra bisogna che dici grazie agli “amici comunisti”.

Negli anni a seguire venne contattato da Sandro Pertini per fare politica. Babbone Ugo gli rispose “La ringrazio ma devo combattere per la mia famiglia”. Moglie e due figli.

E da Babbone Ugo all’Ansaldino fino al 1959, andiamo al sottoscritto tanti anni dopo…Siamo nel 1983, dopo 12 anni da dipendente, ed il 24 Dicembre arriva il telegramma di messa in Cigs da parte di Ansaldo. Ripeto 24 Dicembre. Passa qualche mese e mi offrono colloquio presso Ansaldo però In Genova/Centro. Al Direttore del Personale che mi offre rientro in azienda chiedo “se fosse possibile rientrare però a Sampierdarena” perché più vicino a casa, perché mia moglie aveva una malattia strana: Il morbo di Werlof. Mi rispose vedremo di fare del nostro meglio. Passa qualche mese e vengo contattato questa volta a colloquio dal Direttore di Ansaldo Stab. di Sampierdarena da cui provenivo che appena mi riceve con toni da perfetto fascista anche nei volumi mi dice “Lei ha rifiutato di rientrare etc… etc… etc..”. Replico che non ho rifiutato ma ho chiesto di stare più vicino alla mia signora per gravi motivi di salute “sempre se fosse possibile”. E lui con toni perfettamente in stile fascista fece la replica “Lei ha rifiutato etc… etc…”. Compresi che non sarei più rientrato perché invece della Democrazia era ritornato al potere il fascismo era il 1985 e come Babbone Ugo mi aveva avvisato “Se vedi scrollare l’Ansaldo vuol dire che sta scrollando anche lo Stato”. Infatti siamo arrivati ad oggi in perfetto stile fascista, ai “me ne frego” ed atteggiamenti da mercato rionale con “DMail” ed “Er Ruspa”. E pensare che credevo che 20 anni anche se solo raccontati di vita con “il maestrino de noatri” fossero bastati agli itagliani. Ma, e perdunque, forse gli itagliani vogliono ritornare al caposcala che nelle città poi alla sera faceva il reportage a Palazzo su quanto aveva visto nel condominio. Nel caso eri invitato a Palazzo a spiegare perché e percome avevi parlato così e con chi.

Indi e percui, virgola, apri parentesi due punti, accapo e peronde ci sentiamo alla prossima e nell’attesa “Facciamo finta che” tutto vada bene e che tutto sia al meglio nonostante “la grande moria delle vacche”.

Buon proseguimento e ritorno “addirvi” Buona Vita a tutti quanti…

https://www.youtube.com/watch?v=lDkyTda6_U8

Un disoccupato si inventa e diventa “il mago delle fiabe”. Un gran birbante che imperversa in Rete con le storie di tutti i giorni per raccontare le “storie itagliane”… Se vuoi sapere altro su di me… clicca qui!