Blog / Il Vangelo degli amici / Oggi nel Vangelo | 05 Settembre 2018

Giovedì 6 settembre – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Lc 5,1-11) del 6 settembre 2018, giovedì della XXII settimana del Tempo Ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Per vivere e comprendere la Parola di Dio, per viverla, ci vuole un momento in cui dobbiamo fare ressa attorno a Gesù e ubriacarci della sua presenza e della sua parola. Vengono però momenti – e sono quelli in cui la fede e l’amore si fanno più forti – in cui dobbiamo ascoltare Gesù che ci insegna stando lontano da noi, da una barca. Dobbiamo amarlo, non solo quando tutto è chiaro, ma anche quando ci chiede, come accade a Pietro, cose apparentemente assurde, che ci possono apparire persino ingiuste e inutili.  È in quel momento che le reti della nostra fede possono riempirsi fino a traboccare. È in quel momento che la nostra vita può assumere autenticità perché è illuminata dallo sguardo di Cristo, sempre.