Blog / Rassegna stampa | 25 Agosto 2018

Avvenire – Tra battigia e bagnasciuga la differenza c’è eppure…

Per la sezione Rassegna Stampa pubblichiamo il botta e risposta del direttore di Avvenire Marco Tarquinio con un lettore del quotidiano che segnala un mio errore lessicale

***

Gentile direttore,
sul numero di domenica 12 agosto nell’editoriale di prima pagina intitolato «E il ricordo si fa oggi» ho letto alla decima riga la parola ‘bagnasciuga’ riferita alla spiaggia. Il termine corretto e ‘battigia’ essendo il bagnasciuga la parte di nave a contatto con l’acqua e con l’asciutto. Luigi Domenighini

Lei, gentile amico lettore, è un raffinato cultore della nostra bella lingua. E ha ragione: in senso proprio la parola ‘bagnasciuga’ usata nel bel fondo di don Mauro Leonardi ha il significato da lei indicato e non quello di ‘battigia’. Posso solo aggiungere che al di là del celebre, tonante e niente affatto profetico precedente mussoliniano («il nemico (…) sia congelato su quella linea che i marinari chiamano del ‘bagnasciuga’ », ultimo discorso al direttorio fascista, 24 giugno 1943, sull’ipotesi dello sbarco alleato in Sicilia poi effettivamente realizzato in modo travolgente), diversi importanti vocabolari – dal Treccani al Di Mauro – contemplano anche la seconda accezione «impropria », che è anche di antico uso dialettale certamente in Toscana e nella ‘mia’ Umbria.

Tratto da Avvenire