Martedì 10 luglio – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Mt 9,32-38) del 10 luglio 2018, martedì della XIV settimana del Tempo Ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

 In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

Stridente la differenza tra l’atteggiamento di Gesù che con sollecitudine vorrebbe già tanti operatori di misericordia a collaborare nell’opera di salvezza del mondo voluta da Dio, e i farisei che trasformano anche le azioni di bene in azioni del maligno così che vediamo palesate tutte le conseguenze negative dell’invida e della maldicenza.