Lunedì 21 maggio – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Gv 19,25-34) del 21 maggio 2018, festa di Maria Madre della Chiesa, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi commenti (audio o scritti) a [email protected]

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.  Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Nel giorno in cui gli ebrei preparano i cibi per il sabato, Gesù offre sé stesso come cibo per il mondo e lo fa offrendo all’umanità una madre, Maria, che festeggiamo oggi come Madre della Chiesa. Ci offre anche Giovanni che ha il privilegio di essere, per noi e con noi, il primo tra i figli per adozione attraverso la croce d’amore che Gesù ha voluto traversare interamente