Blog / Valentina Grimaldi | 11 Maggio 2018

La Dott.ssa Grimaldi risponde – Che malattia aveva il barone di Munchausen?

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Cara dott.ssa,
qualche settimana fa ho sentito mia cugina che vive a Londra – ormai da tanti anni – e mi ha raccontato di una nostra amica italiana che vive a Londra, il cui figlio sembra essere affetto dalla malattia di Munchausen. La cosa strana è che questo bambino di 7 anni – che noi ricordiamo sempre molto gracile, malaticcio, che è entrato ed uscito dagli ospedali per tanto tempo – ora, in realtà, sembra non avere nessuna malattia, se non questa sindrome di cui pare sia affetta anche la madre, la cui cura è psicologica. Tutta la famiglia è seguita da psicologi, medici e addirittura assistenti sociali come se in qualche modo la madre avesse qualche responsabilità nella malattia del figlio. Mia cugina è molto preoccupata per la nostra amica e non sa come comportarsi perché non avendo capito bene che cosa ha il bambino, non sa se è meglio chiedere o fare finta di niente. È una malattia incurabile? Di che si tratta? Ho cercato su internet qualche risposta ed ho capito che Munchausen è il nome di un barone che aveva questa malattia, ma non sapeva di averla, però ho le idee molto confuse…, che malattia aveva Munchausen? Grazie (Melina, da Catania)

Cara Melina,
la malattia di cui parli è una patologia psichiatrica (una sindrome, più che una malattia) perché è data da tanti sintomi diversi. È molto subdola e difficile da diagnosticare; la diagnosi avviene sempre dopo un periodo di tempo lungo e variabile.

Esiste la Sindrome di Munchausen, descritta per la prima volta nel 1951, e la Sindrome di Munchausen per Procura o Sindome di Polle, descritta per la prima volta nel 1977 da un pediatra inglese.

La Sindrome di Munchausen è un disturbo psichico caratterizzato dal fatto che chi ne soffre si finge ammalato per richiamare su di sé l’attenzione degli altri, in particolare dei medici. Detto così sembrerebbe una banalità, ma in realtà la persona affetta, pur di dare credibilità alla sua “malattia”, arriva a procurarsi i sintomi giusti per avvalorare la sua condizione di malato, assumendo farmaci ma anche sostanze dannose, veleni, procurandosi ferite, fingendo talmente bene da essere difficile da scoprire. Queste persone sono spesso istruite e riescono a realizzare una finzione molto credibile riferendo sintomi assolutamente compatibili con la malattia che vogliono “interpretare”. Sono attentissimi a non farsi scoprire ma a volte si riesce a smascherarli proprio perché vengono sorpresi mentre prendono di nascosto medicine o altro per procurasi il sintomo desiderato. Queste persone periodicamente vanno dal medico o in ospedale lamentando i sintomi più diversi, spesso invalidanti, che spingono il medico a sottoporre il paziente ad esami, terapie, consulenze di altri specialisti, indagini di tutti i tipi senza arrivare a nessuna diagnosi, con il sintomo invariato (ad esempio una febbre che non passa, oppure vomito, impossibilità a camminare, zoppia, ecc). Tornano a casa rassegnati all’incurabilità della loro malattia per ripresentarsi dopo un periodo di tempo variabile con lo stesso problema riacutizzato.

La Sindrome di Munchausen per Procura (o Sindome di Polle) è ancora più grave perché la patologia psichiatrica del genitore (in genere la madre) si riflette sul figlio. Ovvero il genitore o inventa sintomi o segni che il figlio non ha o glieli procura facendogli assumere farmaci, iniettandogli sostanze dannose – di tutto -, per inscenare la malattia. Questi poveri bambini sono esposti a una serie infinita di esami, accertamenti, visite, terapie, con grandi sofferenze. La Sindrome di Munchausen per Procura infatti rientra a tutti gli effetti nei reati di abuso e maltrattamento di minore. Però anche in questi casi la diagnosi è molto difficile.

Nel caso dei tuoi amici, probabilmente il bambino ha una Munchausen per Procura e giustamente sono stati attivati, medici, psicologi ed assistenti sociali perché va presa in carico tutta la famiglia che direttamente o indirettamente è vittima di questa patologia. Che dire sulla curabilità? Sicuramente il bambino facendo un opportuno percorso psicoterapico potrà rielaborare questa terribile esperienza e reimpostare il rapporto con la madre; se non si fosse giunti ad una diagnosi questa situazione lo avrebbe sicuramente condotto a disagi gravi in adolescenza ed età adulta. La madre ora potrà essere finalmente curata per quel che ha veramente.

Perché è stato legato il nome del barone a questa sindrome? Perché il barone di Munchausen era un grandissimo bugiardo e ammaliatore e Polle era il nome di suo figlio: ecco perché la Sindrome di Munchausen per Procura è detta anche Sindrome di Polle…!

 

Valentina Grimaldi è nata nel 1964, laureata in medicina e chirurgia nel 1989 all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e specializzata nello stesso Ateneo in Pediatria nel 1993. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche e relatrice in convegni nazionali ed internazionali; ha conseguito un master di II livello in Allergologia pediatrica. Dopo l’esperienza ospedaliera e di ricerca presso il Policlinico Gemelli di Roma, esercita a Roma la professione di pediatra di famiglia dal 1996. Da sempre attenta alle problematiche psicoeducazionali e della genitorialità si è specializzata in Psicoterapia Infantile per meglio soddisfare i bisogni di salute dei bambini e delle loro famiglie. Questa rubrica non vuole sostituirsi al medico curante né alimentare il fai da te, al contrario vuole indurre il lettore a riflettere su alcune tematiche comuni ai bambini ed alle famiglie per poi affrontarle nelle giuste sedi con il pediatra di fiducia o lo psicoterapeuta