Per Novella 2000 intervisto: Lory Del Santo
Lory del Santo è un mistero per tutti. Forse anche per lei. Sempre in bilico tra la svampita e la panterona mangiauomini, sembra che viva in un’altra dimensione, sospesa in una continua ricerca di piacere, da dare e ricevere: non a casa la sua autobiografia si intitola Piacere è una sfida.
Ci fa o ci è? La domanda per lei non ha senso: che ci sia (svampita, panterona…), che ci faccia (perché vive del personaggio che interpreta), o un po’ entrambe le cose, resta il fatto che ha cresciuto, e bene, due figli da sola: Devin, che oggi ha 26 anni, avuto con Silvio Sardi, immobiliarista e produttore cinematografico, e Loren, 19, di cui non ha mai rivelato il nome del padre. Poi c’è la tragedia di Conor, il bambino avuto con il mitico Eric Clapton, morto a cinque anni, nel 1991, cadendo da una finestra del 53esimo piano di un grattacelo di New York.
Lory c’è qualcosa che non torneresti a fare o di cui ti vergogni?
“Quando uno pensa al proprio passato, il primo pensiero è che sia stato tutto uno sbaglio. Si prendono delle decisioni che poi, a posteriori, si crede abbiano portato all’infelicità, errori che uno paga per tutta la vita. Io spesso mi dico: a quel tempo, non avevo altra scelta.”
Hai una vita ricca di uomini, pensi a qualche amore in particolare?
“Un gravissimo errore che ho compiuto è non fare un secondo figlio con Eric Clapton. Lui, dopo Conor avrebbe voluto un secondo figlio, ma io preferii la carriera. In quel momento stavo facendo Drive In, lavorare in TV era il sogno della mia vita. Non sono riuscita a rinunciare.”
La paura che le tue scelte si rivelino dolorose in un secondo momento è la ragione per la quale hai storie d’amore con ragazzi giovani, relazioni che non possono avere futuro, visto che quando sarai anziana loro saranno nel pieno dell’età?
“Non direi. Il motivo per cui sto con ragazzi giovani è che sono stanca di stare con uomini più grandi, arrivati, importanti, che ti adulano, ma vogliono sempre comandare, e ti trattano in modo benevolo solo per un loro piacere personale. Adesso decido io, voglio comandare io. Mi sento maschile in questo. Il maschio giovane per definizione non si è ancora realizzato, ha bisogno di imparare, studiare e così la combinazione è perfetta.”
Anche con Marco Cucolo il tuo compagno, hai un ruolo dominante?
“Certo. Se domani io voglio andare a sciare, si va a sciare. Un po’ è perché io adesso sto meglio economicamente, ma un po’ anche perché gli uomini non hanno più paura di far vedere che sono deboli.”
Marco ha 26 anni. Devin, il tuo figlio più grande, ne ha 25: non ti impressione avere una vita intima con un uomo che ha stessa età di tuo figlio?
“No perché Marco è felice. La nostra relazione è basata sull’armonia. Cercavo da tempo una relazione dove non si litigasse. L’insulto, l’urlo rovina la bellezza dell’anima. Noi dobbiamo stare con gente che non inneschi la violenza. Con Marco ho trovato l’equilibrio. A settembre faremo cinque anni insieme. Non penso che l’amore debba durare all’infinito, ma che l’importante sia fare il percorso più lungo possibile con persone buone.”
Nella tua vita, metti in relazione sesso, denaro e potere?
“Tutto dipende dalle necessità che si hanno. Uno può aver bisogno di protezione, aiuto economico, di evasione e ci si innamora di chi ti dà ciò che vuoi.”
Può esistere amore senza sesso?
“Io ho avuto un rapporto d’amore con una donna, in cui non c’è mai stato sesso. Avevo con lei un puro piacere mentale che non si può chiamare amicizia. Nella mia vita è sempre mancata la figura femminile e finalmente avevo trovato una donna con la quale condividere un percorso luminoso, avere un rapporto profondo, sincero, una persona che volevo chiamare tutti i giorni per condividere, ridere, scherzare, poter raccontar tutto senza freni messi dalla gelosia. Poi a un certo punto ci si è messo di mezzo il sesso.”
In che senso?
“Con gli uomini non c’è mai stata amicizia, volevano sempre arrivare allo stesso punto. E quindi mi corazzavo per affrontare al meglio ogni conoscenza. Con questa donna avevo trovato una soddisfazione pura. Avevo pensato addirittura di voler essere seppellita vicino a lei un giorno. Questo meraviglioso rapporto ad un tratto però si è guastato. Penso si fosse innamorata di me anche a livello fisico. A quel punto la storia è finita perché si entra in un meccanismo diverso. Il meccanismo della preda e del padrone.”
A questo proposito parliamo di sesso e carriera: cosa pensi della campagna iniziata da Asia Argento a proposito delle molestie sessuali sul lavoro?
“Odio la costrizione e la violenza, quindi qualsiasi cosa non comprenda queste due parole a me va bene, anche il compromesso se ti può portare dei vantaggi.”
Sei mai stata molestata?
“Ho incontrato uomini volgari che ti trattano come un oggetto, come uno straccio da buttar via, e me ne sono andata. Non mi interessa farmi giustizia di fronte alla volgarità. Sono volgari e che lo restino! È sbagliato denunciare dopo tanti anni. Semmai, dopo vent’anni, racconti cosa è successo, con rammarico, ma come un fatto, non una denuncia. E si deve raccontare tutta la verità, non solo una parte, se si sono ottenuti vantaggi.”
Se il sesso è una manifestazione d’affetto è sempre morale?
“Se uno ti prende e ti stuzzica a livello mentale puoi provare piacere anche se è un mostro, ma se si va con uno perché si vuole ottenere qualcosa, non ci può essere un vero piacere fisico. Perché ci sia piacere nel sesso non ci deve essere compromesso.”
Ti sei pentita di non aver fatto un altro figlio con Eric Clapton, ma di altre scelte professionali ti sei pentita? Dei tuoi calendari per esempio?
“Da sempre ho deciso di non accettare foto di nudo che non fossero in pose statuarie. Il corpo è una cosa meravigliosa e io ho fatto solo nudi semplici. Le pose ardite, quelle porno, sono mercificare il corpo.”
Com’è il tuo rapporto con la Chiesa, con Dio?
“Mia madre mi ha educato in modo religioso molto rigido: sono andata a scuola dalle suore Canossiane. Penso che la Chiesa sia una delle realtà che più aiuta la gente che soffre e a dare senso alla vita. Dio vede che io, da sola, ho fatto crescere i miei figli, li ho educati, ho dato loro una vita dignitosa. Dio sa che non esiste la perfezione ma sa anche chi cerca di essere giusto, umile e onesto.”
Tu pensi che Conor ci veda o credi che sia sparito nel nulla?
“Lui sarebbe stato la persona fatata della mia esistenza. Lo sento molto vicino.”
Tratto da Novella 2000 n° 14 del 5 aprile 2018