28 dicembre – La pagina più vera
C’è stata una notte, René, che non ti racconterò. È stata una notte che ha dato luce alla vita intera perché ci sono momenti di buio che ti fanno vedere chi sei più di una giornata di sole. Ci sono pagine che ho riempito di frasi e non avevo scritto nulla, e ci sono pagine bianche in cui c’è scritta tutta la vita. C’erano parole che parlavano chiaro ma non le avevo capite, non le avevo volute capire. Ho scoperto che ci sono degli amori che fanno più male dell’odio e che c’è un odio che urla “ti amo”. René io ho fatto sorrisi che erano sputi e ho sputato quando volevo solo baciarti. Ho scritto “sono felice” e morivo. Ho detto “sono qui” ma il cuore era altrove. Ho detto “non ho potuto chiamare” quando sono stata al telefono tutto il giorno. Ho detto “non mi va” quando mi andava solo con te. Ho detto “non fa niente” e l’unica cosa che aspettavo erano le tue scuse, che tu mi stringessi. Ho detto “ci sono” quando volevo ci fossi tu. A volte ci vuole un “no” per dire un “sì” ma non l’ho detto. Ho amato altri oltre te, perché me li hai dati tu. Ma a me bastavi te. A me basti te.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie
Tratto da Avvenire
“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.