Blog / Il diario di Paci | 27 Giugno 2014

Il diario di Paci – 31. Le pagine più vere

Ci sono notti che danno luce alla vita intera.
Ci sono momenti di buio che ti fanno vedere chi sei più di una giornata di sole.
Ci sono cecità dentro di me che mi vedo meglio che davanti allo specchio.
Ci sono mutismi che parlano più di mille parole.
Ci sono pagine bianche in cui c’è scritta tutta la vita.
Ci sono pagine che ho riempito di frasi e non ho scritto nulla.
Ci sono parole che parlavano chiaro ma non le ho capite. Non le ho volute capire.
Ci sono parole che non mi hai mai detto ma io le ho sentite bene.
Ci sono regali che non mi hai fatto e che io ho custodito.
Ci sono stati sonni lunghi e mi sono alzata stanchissima.
Ci sono notti insonni che portano riposo.
Ci sono tempeste necessarie per continuare a navigare.
Ci sono delle volte che te ne devi andare per poter rimanere.
Che devi tornare per potertene andare.
Che ti devi lasciare per poter rimanere insieme.

Ci sono degli amori che fanno più male dell’odio.
C’è un odio che urla quanto ti amo.
Ci sono delle amiche che una nemica fa meno male.
Ci sono nemici che non vogliono altro che il mio amore.
Ci sono dei momenti senza Dio in cui la mia fede splende.
Ci sono dei momenti di fede che il demonio mi tiene per mano.

Ho fatto sorrisi che erano sputi.
Ho sputato quando volevo solo baciarti, besarte.
Ho perdonato nel momento dell’odio.
Ho odiato traboccante d’amore.
Ho scritto “sono felice” e morivo.
“Ti amo” e volevo sparissi.
“Mi manchi” ed ero contenta di essere sola.
Ho scritto “sono sola” ed ero con te.
Ho scritto “vengo subito” e non ero neanche partita.
Ho detto “sono qui” ma il cuore era altrove.
Ho detto “bello vederti” quando speravo non ci fossi.
“Non ho potuto chiamare” quando sono stata al telefono tutto il giorno.
Ho detto “non mi va” quando non mi andava con te.
Ho fatto finta che mi amassi perché mi va bene pure un amore finto purché porti il tuo nome.
Ho detto “non fa niente”, “figurati”, e l’unica cosa che aspettavo erano le tue scuse.
Che tu mi stringessi.
Ho detto “ci sono” quando volevo ci fossi tu.
A volte ci voleva un “no” per dire un “sì” ma non l’ho detto. Ho avuto paura.
A volte ho detto “sì, certo” e volevo dire “no”.
Ti ho detto “non ti preoccupare stai tranquillo” quando volevo che morissi d’ansia per me.
Ho detto “ce la faccio” ed ero stesa a terra.
Ho detto “ti credo” en el momento exacto che ho capito che era una mentira, una bugia.
Ti ho detto “non fa niente” ed era la cosa più importante al mondo.
Ti ho detto “basta” per continuare.
Ti ho detto “sei sempre con me” perché volevo me lo dicessi tu.
Ho amato altri oltre te, perché me lo hai detto tu, me li hai dati tu.
A me bastavi te.
A me basti te.

Queste sono le pagine più vere che ti ho scritto.
La preghiera più vera che ho mai fatto.
Mi ami?
Mi ami ancora?
Se ami tutto questo, ami me.
Sono così.
Non sono mai stata più nuda di ora, che sono così vestita.
Guardami.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella.