Le Lettere di Maddalena – Questa notte voglio essere una pastorella
Vuole essere una semplice preghiera per la Notte di Natale…
Questa notte voglio essere una pastorella, Gesù Bambino. Voglio essere una di loro, e venire alla Tua capanna.
Il nostro è un piccolo villaggio di pastori. La nostra capanna è l’ultima del villaggio, poi iniziano i pascoli.
Sto arrivando, Piccolino. Ero in casa, con la mamma. Ma è arrivato papà, e ci ha detto che dal Cielo è comparso un Signore con ali che brillavano, insieme ad altri. Ha detto che sei nato tu, ha detto che ci salverai, che dobbiamo essere felici. Sto arrivando, Piccolino, e chissà se riuscirò a toccarti la manina. Ho un po’ di timore, sai. Ma la mamma mi dice di no, di non avere paura. La mia mamma me lo dice sempre, di non avere paura.
Fa un po’ freddo, stanotte. Ma l’aria è limpida, e c’è uno strano chiarore. La mamma dice di correre, che dobbiamo arrivare presto!
I miei fratelli sono più avanti, io rimango sempre indietro. E’ un po’ lunga la strada… Eccomi, sono arrivata.
Sono tutti inginocchiati, mi inginocchio anche io. Riesco a vederti…. Come sei bello, come sei piccolo! La Tua Mamma ha preso il suo mantello, e ti ha avvolto, ti sta tenendo in braccio…Di fianco a Lei c’è Giuseppe, dicono che si chiami così. E’ commosso, e sta cercando di tenere con il suo braccio sia la Tua Mamma che Te… Vi vuole proteggere, vi vuole scaldare. Non sa più che fare, per rendervi tutto più comodo. Ora sta sistemando la paglia, per metterti nella mangiatoia. Quanto amore, in quegli occhi! La mia mamma mi dice che non serve essere istruiti per riconoscere l’amore.
Ecco, hanno atteso che ti addormentassi. Ora dormi. Ti stanno baciando la fronte, entrambi…
Mi viene da piangere, Bambino. Sei luminoso, c’è una Luce bellissima. Io non so cos’è, questa cosa che mi sta succedendo, ma ho il cuore che batte forte…
Non riesco a toccarti la manina, non vorrei svegliarti.
E’ tutto così reale, così bello. …Vorrei che questa notte non finisse mai. C’è silenzio, rimangono tutti in ginocchio, nessuno si alza. Anche altri stanno piangendo. Ma non perché sono tristi.
La Tua Mamma sorride.
Ecco, Bambino. Non ho molto da donarti, solo la mia piccola bambola che la mamma mi ha cucito ieri, con la lana di pecora. Te la lascio qui, ai piedi della mangiatoia. Ricordati anche di me…
Maddalena Fabbri è nata a Milano, il 5 settembre 1971. È sposata e ha tre figli. Laureata in giurisprudenza, ha svolto la pratica professionale per poco tempo. Ha preferito iscriversi all’albo ” delle mamme”. Vive a Milano.