Blog / Lettere | 21 Novembre 2017

Lettere di Gigi – La confessione è necessaria per salvarsi?

“Gigi” è una persona omosessuale che mi scrive spesso per pormi domande sulla fede, la morale e la preghiera dimostrando una sensibilità davvero raffinata. Ecco qui un paio di letterine con relativa risposta

Buon pomeriggio, Don Mauro le chiedo scusa e perdono, ma sono ansioso fin dalla nascita: non sono mai sicuro quando devo fare una cosa, capisce ora?? Chiedo urgenti e perseveranti preghiere affinché qui dove sono e vivo qualcuno mi porti in Chiesa per fare una buona e santa Confessione

Caro Gigi,
la confessione è un sacramento è un atto necessario per ritornare certamente nella grazia di Dio, ma tutte le preghiere e gli atti d’amore precedenti la confessioni, preparano e consacrano l’anima in modo tanto grande quanto grande è l’amore e l’umiltà con cui si dicono e in questo senso non ha rilevo alcuno se abbiamo molti peccati da confessare e da farci perdonare. La confessione non è una tassa o un pedaggio che Dio ci fa pagare per i nostri peccati. È un atto d’amore per noi. Un luogo e un momento in cui, attraverso il sacerdote, Gesù in carne ed ossa ci dice: nessuno ti ha condannato? Neppure io ti condanno. Va e non peccare più. E ci offre ristoro e consolazione. Dopo la confessione ci ritroviamo pienamente nell’abbraccio del Padre come dopo la creazione: dovremmo vivere con più gioia questo sacramento. È tutto l’amore Delle preghiere che mi citi, è utilissimo in questo senso preparando il cuore ad un incontro con un Padre buono che ci vuole abbracciare e consolare.
Un abbraccio.
dM

Buona giornata caro Don Mauro, grazie di cuore, quindi facendo questo atto d’amore a Gesù si torna immediatamente in Grazia di Dio? In quale Chiesa lei svolge il suo Ministero? In quale città??

Carissimo Gigi,
Le tue preghiere sono ascoltate e accolte prima ancora che tu le pronunci.
Il tuo atto d’amore è già la volontà di farlo e non importa quanti peccati tu abbia effettivamente fatto o creduto di fare. Sei pienamente nel cuore di Gesù e Maria è puoi dire loro ciò che vuoi, quando vuoi affidando ai loro cuori che sono eterna Presenza le tue inquietudini, fragilità sostando sotto il loro sguardo.
C’è un passo della Divina Commedia che mi commuove. Dante parla del re normanno Manfredi che ai tempi di Dante aveva una pessima fama: si era macchiato di attività delitti, di peccato gravissimi ma in punto di morte sussurra un “Ave” e quello fa sì che la sua anima venga strappata ai demoni e portata in Purgatorio, verso quindi la salvezza eterna.
È bellissimo. Non perché incoraggi a ridursi all’ultimo per pentirsi, ma perché invece ci dice che Gesù accoglie il nostro pentimento sempre, se è sincero e questo davvero ci fa sentire figli e ci induce ad abbracciare l’amore del Padre.
Non esitare, dunque, a fare e ripetere questi atti di ore a Dio e chiedi nel contempo, maggiore serenità per stare nel loro cuore.
P.S. Qui trovi le indicazioni su dove svolgo il mio ministero
dM