Blog / Renato Pierri | 17 Novembre 2017

Le Lettere di Renato Pierri – Tutti insieme per salvare Michelangelo

A fine ottobre il blog ha ospitato, attraverso Renato Pierri, un primo disperato appello per Michelangelo. Oggi, attraverso la moglie, si affida alla nostra generosità e chiede un aiuto economico per sostenere i costi della cura

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Carissimi Amici,
purtroppo la vita ha riservato a me e alla mia famiglia una durissima prova.
Come molti di Voi sapranno mi sono ammalato di leucemia …una forma molto severa che purtroppo mi sta portando lentamente … non posso e non voglio pensare a ciò che potrà essere domani. Oggi sono cosciente che, nei lunghi ed estenuanti otto mesi trascorsi in una struttura ospedaliera, le terapie a cui sono stato sottoposto non hanno ricevuto il tanto sperato risultato e purtroppo il parere dei medici è stato chiaro: non c’è alcuna speranza. Ma poi quando tutto sembrava perduto, abbiamo ricevuto il parere di un illustre e accreditato professore, il quale ci ha partecipato di una cura sperimentale che potrebbe offrire una speranza a me e alla mia famiglia. Questa cura sperimentale purtroppo non può essere praticata, nel mio caso, se non a mezzo di strutture private, presso una clinica a Genova. Il costo del farmaco e della sua correlata somministrazione è ahimè di € 100.000,00. Ho provato a richiedere al nostro Servizio Sanitario Nazionale la somministrazione di questo farmaco e la conseguente loro partecipazione alle spese…. la risposta è stata che le casse dell’Asl della Regione Lazio sono al rosso e che non possono permettersi di acquistare un farmaco così costoso… Ho cercato soluzioni alternative e mi hanno riferito che ad esempio ad Ancona, le Asl acquistano questo farmaco, che poi viene somministrato ai pazienti eletti a questo tipo di terapia, a mezzo struttura ospedaliera.
La diversità sta nel fatto che ci sono Amministrazioni con i conti in regola… e le persone lì residenti sono persone più fortunate di me che possono non dover subire, anche al costo della propria vita, la cattiva gestione e i continui sprechi della Pubblica Amministrazione, come quella che viviamo nella Regione Lazio.

La mia malattia è cavalcante…non ho più tempo.

Ecco perché sono costretto a ricorrere alla somministrazione di questa cura, se non a mezzo di struttura privata…

Purtroppo in questo caso solo chi è ricco o chi è fortunato ad aver sottoscritto una polizza assicurativa, potrebbe avere una possibilità di vita…

Per poter far fronte a questa ingente somma ho chiesto aiuto al fondo aziendale purtroppo però questo tipo di cura non rientra fra quelle previste per un eventuale rimborso. Ed a causa della malattia ad oggi non ricevo più quel giusto sostentamento da lavoro e mia moglie è una insegnante precaria, ora in congedo ….

Ogni uomo ha il dovere di vivere la propria esistenza con grande dignità e umiltà. Sono affranto e mi sento impotente, ma soprattutto stremato nel non poter riuscire ad avere altre alternative….

Mi trovo oggi a dover richiedere a coloro i quali stanno leggendo questa mia lettera, di potermi regalare questa possibilità e ciò, vorrei che mi credeste, fosse fatto non tanto per me, quanto per mia moglie e mio figlio Leonardo, che ha solamente 5 anni e che purtroppo non vede il padre già da 7 ed interminabili mesi. Questa speranza vorrei poterla dare a Lui, piuttosto che a me…e allora Grazie di cuore ad ognuno di voi che potrà partecipare ma grazie anche a coloro i quali avrebbero voluto farlo ma sono stati impossibilitati e mi hanno dedicato un solo pensiero o regalato una preghiera…

Con immensa gratitudine
Michelangelo Macchiaroli

CODICE IBAN: IT09Q0100514900000000022454

Causale: Contributo per assistenza sanitaria